L’ASSEMBLAGE. Tra gennaio ed aprile viene realizzata la preparazione degli assemblage, dove vengono degustate regolarmente le diverse Cuvée, nate dalla prima fermentazione. Per questo lavoro occorre tempo, perché questa materia vivente evolve in continuazione. Alla fine di numerose degustazioni, solo i vini selezionati possono fare parte di Comte de Montaigne. A ogni Cuvée corrisponde un assemblage specifico.
LA PRESA DI SPUMA E L’INVECCHIAMENTO SUI LIEVITI. Una volta finalizzati gli assemblage, i vini vengono messi in bottiglia, con l’aggiunta di lieviti per la seconda fermentazione. Ogni bottiglia ha un tappo provvisorio (tappo a corona). In Comte de Montaigne, l’invecchiamento sui lieviti è più del triplo del minimo richiesto dal disciplinare (15 mesi). Questo per dare maggiore complessità ai vini. Le bottiglie sono invecchiate per 36 mesi, senza luce e ossigeno, a una temperatura costante di 10,5 gradi centigradi. Durante i primi mesi in cantina avviene la seconda fermentazione, ossia la presa di spuma: la bottiglia chiusa non permette all’anidride carbonica di fuoriuscire. Questo gas si scoglie nel vino in milioni di bollicine, che si affinano durante i lunghi mesi di riposo, per dare quella effervescenza sottile, tipica degli champagne Comte de Montaigne.